GOLIARDO PADOVA: Da Brera a Karlsruhe
Opere su carta, dipinti e documenti (1930-1945)


Data: 25 maggio – 20 giugno 2018
Sede: Accademia di Belle Arti di Brera, Biblioteca, Milano (MI), 20121


La presenza a Brera del pittore Goliardo Padova (Casalmaggiore, 1909 – Parma, 1979) e il suo contributo al rinnovamento della didattica dell’Accademia di Belle Arti negli anni Trenta sono argomenti poco ricordati dalla nostra Istituzione. Per questo motivo la mostra vuole riconoscere un artista che ha condiviso con Brera gli anni più difficili: quelli del forzato reclutamento dei docenti nel Sindacato Fascista, dell’applicazione delle leggi razziali e del coinvolgimento nella Guerra.

LA FORMAZIONE

Goliardo Padova, Una casetta del mio paese, 1933. Puntasecca. Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Benvenuto Disertori.

Padova si forma inizialmente come decoratore all’Istituto d’Arte “P. Toschi” di Parma sotto la guida di Guido Marussig e, subito dopo, prosegue i suoi studi presso l’Accademia di Brera, con Giuseppe Palanti. Già da studente partecipa attivamente alle mostre sindacali, segnalandosi fra i pittori chiaristi. L’artista ebbe anche un primo approccio con l’incisione, grazie al magistero di Benvenuto Disertori. Approfondirà tale interesse nel Dopoguerra, attraverso la lineografia. Sempre in quegli anni mise da parte la parallela attività legata alla grafica editoriale e alla progettazione di allestimenti, dedicandosi totalmente alla pittura. Venne riconosciuto dalla critica più autorevole fra i più originali interpreti del naturalismo informale.

Goliardo Padova, Gente del mio paese, 1933. Acquaforte. Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Benvenuto Disertori.

LA MOSTRA

Manifesto della mostra

La mostra, a cura di Valter Rosa e Anna Mariani, si concentra solo sugli anni braidensi, dalle prime prove grafiche da studente alle già mature opere chiariste. Il periodo trascorso come militare in Provenza è documentato da un album di disegni che rivelano una sensibile evoluzione del suo linguaggio espressivo, confermando l’avvicinamento ai pittori di Corrente. 

Fra i materiali esposti, in gran parte prestati dalla figlia Fiammetta Padova, si segnala la corrispondenza familiare relativa all’internamento in un lager nazista: Goliardo Padova fu tra gli I.M.I., ovvero i militari italiani che, essendosi rifiutati di aderire alla Repubblica di Salò, vennero deportati in Germania e costretti ai lavori forzati. Fu per l’artista un’esperienza dolorosa che interruppe la sua carriera di insegnante presso la Scuola degli Artefici di Brera, dove dal 1936 al 1942 aveva saputo trasformare il vecchio indirizzo di Decorazione in un moderno corso di Grafica pubblicitaria, formando una schiera di cartellonisti che ebbero un posto di rilievo nelle mostre e nelle riviste di settore di quel periodo. 

Allestimento parete destra della Biblioteca di Brera
Allestimento della parete sinistra della Biblioteca