050. Il lago del Piano

Il lago del Piano

Ferrari Giovan Battista  (1829-1906)

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SCHEDA TECNICA

Autore: Ferrari Giovan Battista (1829-1906)
Titolo:  Il lago del Piano
Cronologia: 1868
Materia: tela
Tecnica: pittura a olio
Misure: cm 29,3 x 43
Inventario: 1980, 140
Acquisizione: donazione
Collocazione: Accademia di Brera

INSIGHTS

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Il dipinto rappresenta il Lago del Piano, paesaggio lacustre, situato in Val Menaggio, in provincia di Como. Rappresenta una veduta naturalista, dando particolare rilevanza all’uso della luce, pur senza mai sfociare nel Divisionismo, che si stava affermando negli stessi anni. Chi guarda rimane incantato da colori densi in primo piano, e dalla prospettiva aerea che si staglia sul fondo. Ferrari fece diverse bozze sul luogo, prima di realizzarlo, ma si presume preferisse dipingere en plein air.

Ferrari ha rappresentato uno scorcio del lago circondato da una florida vegetazione: la superficie del lago è abitata da dense colonie di: Ninfea bianca, Nannufaro e Castagna d’acqua. Presso i margini del lago, il lamineto è a tratti interrotto dalla presenza di piante a canna della specie delle elofite. Sulle sponde si possono trovare cannucce di palude e tifa mentre il  suolo include trifogli d’acqua e salici grigi.

In lontananza si vedono delle catene montuose, tra le quali il Monte Galbiga o Calbiga che proietta la propria ombra sul lago durante la stagione invernale, permettendone il congelamento. In tempi passati, il ghiaccio del lago di Piano veniva tagliato in blocchi e utilizzato per molte ghiacciaie, tra cui alcune localizzate a Tremezzo e a Como.

Nella scena ci sono anche due personaggi abbozzati, probabilmente due pescatori, uno seduto sul campo e un altro a bordo di un’ imbarcazione, mentre stanno svolgendo il loro lavoro. Tipico di Ferrari è rappresentare luoghi a metà fra lo studio dal vero e il gusto aneddotico, talvolta non mantenendo la verità del luogo e aggiungendo particolari non reali.

Nella parte destra del dipinto, si scorge in lontananza un montecchio un particolare tipo di collina dalla forma di schiena di balena o di schiena d’asino, allungata nella direzione di movimento del ghiaccio di un ghiacciaio e con l’estremità più ripida rivolta a monte.

Si vede, in lontananza, il borgo di origine medievale Castel San Pietro;  esempio di borgo circondato da mura, e sorto, come molte altre località della zona, su vestigia di un antico sito di osservazione e segnalazione di epoca romana, in cui si ergeva una torre di segnalazione luminosa.

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