L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA PRESTENTA: NAPOLEONE E L’ACCADEMIA


Data: 5 maggio 2022

Sede: Mostra virtuale – Accademia di Belle Arti di Brera


L’Accademia di Belle Arti di Brera il 5 maggio 2022 presenta il suo patrimonio in un’ inedita mostra virtuale dal titolo Napoleone e l’Accademia a cura di Anna Mariani, Chiara Nenci, Sophia Radici e Sara Rizzi.

La mostra si inserisce all’interno delle Celebrazioni per il Bicentenario Napoleonico. Organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Brera e patrocinata dal Ministero della Cultura, dal Comitato per il Bicentenario Napoleonico (1821-2021), da Destination Napoleone e da La Rete dell’800 Lombardo.

Il progetto espositivo nasce dalla tesi magistrale delle curatrici Sophia Radici, Sara Rizzi insieme alle professoresse Anna Mariani e Chiara Nenci. L’intento è ricostruire lo scenario storico e artistico del periodo napoleonico rievocando così il ruolo che l’Accademia acquisì come centro promotore dell’arte contemporanea, grazie ai suoi studenti più eccelsi non solo nella città di Milano, ben presto anche nel Regno d’Italia.

LA MOSTRA

GIUSEPPE BOSSI (1777-1815), La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone, 1802, olio su tela, 304 x 436 cm, Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, Salone Napoleonico_ © Roberto Rosso

La mostra si divide in tre sezioni. La prima introduce la Milano Napoleonica. Quando Napoleone fece il suo ingresso trionfale a Milano (15 maggio 1796), la città assunse un ruolo tutto nuovo. Per consolidare il potere e l’immagine che aveva costruito nei quasi vent’anni di dominio francese, Napoleone si impegnò a stringere rapporti con i più importanti artisti dell’epoca. Tra questi Antonio Canova, Giuseppe Bossi e soprattutto Andrea Appiani, Primo Pittore del Regno.

La seconda sezione è invece dedicata al grande Concorso del 1802. Il Palazzo infatti, ospitò il grande Concorso per la Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone, che vide vincitore Giuseppe Bossi, Segretatio dell’Accademia dal 1801. Il dipinto è raccontato al pubblico in una sala virtualmente ricostruita per la mostra e da un video, realizzato dalla curatrici Sophia Radici e Sara Rizzi.

La terza sezione conclude la mostra con il Salon del 1806. Anno in cui Bossi, per la prima volta, aprì al pubblico le sale dell’Accademia. Qui, le opere degli studenti più meritevoli erano esposte accanto a modelli del passato e a numerosi calchi in gesso per il confronto con l’antico.

ANDREA APPIANI (1754-1817), Napoleone e la sua corte, 1796-1800, inchiostro, matita, penna e acquerello su carta bianca, 371 x 524 mm, Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, Gabinetto Disegni e Stampe, Album Vallardi, inv. 155; © Roberto Rosso

L’AMBIENTE VIRTUALE

L’ambiente digitale è stato realizzato da Brixel Digital Creative Agency. Ha permesso di avvicinare il pubblico a quel patrimonio dell’Accademia, non sempre visibile, perché distribuito fra aule, archivi e depositi. La modalità virtuale è stata possibile grazie alla collaborazione con la Scuola di Restauro Camillo Boito. Quest’ultima infatti, ha gestito sia una rigorosa campagna di digitalizzazione fotografica effettuata dal prof. Roberto Rosso, sia di rilievi fotogrammetrici 3D, realizzati da Flavia Berizzi. Pertanto ciò ha permesso la messa in mostra di oltre 70 opere tra dipinti, calchi in gesso e disegni, restituite lungo il percorso in forma di modelli digitali navigabili e interattivi.

Busto di Clemente XIII
ANTONIO CANOVA (1757-1822), Busto di Clemente XIII, post 1792 – ante 1804, calco in gesso, 123 x 130 x 73 cm, Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, Salone Napoleonico; © Roberto Rosso