045.Veduta di Brescia

Veduta di Brescia

Ferrari Giovan Battista (1829-1906)

Veduta di Brescia al tramonto

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SCHEDA TECNICA

Autore: Ferrari Giovan Battista (1829-1906)
Titolo: Veduta di Brescia
Cronologia: 1870
Materia: tela
Tecnica: pittura a olio
Misure: cm 83 x 183
Inventario: 1980, 141
Acquisizione: Concorso Mylius anno 1870
Collocazione: Accademia di Brera

INSIGHTS

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Il soggetto del Concorso Mylius per l’anno 1870 indicava di rappresentare “una località nella quale avvenne un importante fatto storico” e Ferrari con la sua Veduta di Brescia venne scelto dalla commissione. Il pittore in questi anni traduce la luminosità della scena con pennellate fitte e oblique, dall’impasto che dal primo piano, più denso e carico, va a schiarire sullo sfondo: una tecnica che permette una resa maggiore degli effetti atmosferici. L’opera, è caratteristica del linguaggio paesaggistico del Ferrari, a metà tra lo studio dal vero e il gusto aneddotico.

IL TERRITORIO SI TRASFORMA

Il paesaggio è cambiato dai tempi in cui Ferrari ha realizzato questo dipinto… La Brescia circondata dai campi è sparita anche se attorno al Castello è rimasta una fitta boscaglia che dà un tocco di verde, ma i prati che caratterizzano questa veduta, non ci sono più e hanno lasciato spazio alla crescita della città.

Questa veduta mostra Brescia al tramonto con i suoi ronchi (alture) e personaggi abbozzati che passeggiano in primo piano. Tipico di Ferrari è rappresentare luoghi a metà fra lo studio dal vero e il gusto aneddotico, talvolta non mantenendo la verità del luogo e aggiungendo particolari non reali. Forse anche il portale in primo piano è una di queste aggiunte di fantasia, anche se il dipinto fu da subito apprezzato come un paesaggio storico.

La scena è dominata dai campi e dalla fortezza di epoca medievale che si vede in secondo piano, arroccata sul colle Cidneo, con mura e torri d’influenza viscontea. Lungo la linea dell’orizzonte invece si possono riconoscere il Duomo e la Torre della Pallata eretta nel 1248 con resti di edifici romani. Gli elementi storici del dipinto ancora ci sono, ma la Fortezza ad esempio è diventata un museo visitabile con diversi percorsi anche naturalistici. L’aspetto della città pare quindi profondamente cambiato e se Ferrari dipingesse ora il paesaggio, avrebbe davanti a se case e villette che nascondono il possente castello.

L’artista offre allo spettatore una visuale rialzata rispetto al livello della città, quindi doveva trovarsi su un’altura e si può ipotizzare che fosse posizionato nella zona dove sorge il Monastero delle Suore della Visitazione, l’unico punto che permette quella visuale. L’aspetto è oggi davvero molto diverso e meno poetico e la scena è dominata dai condominii.

PUOI ESPLORARE ANCHE

A Brescia non si può non fare una visita alla Pinacoteca Tosio Martinengo e alla sua collezione di opere di pittura antica con capolavori di Raffaello e altri grandi artisti. Questo museo fa parte della Rete dell’800 lombardo, di cui fa parte anche Palazzo Tosio, a 5 minuti a piedi dalla Pinacoteca. Questo palazzo è ora la sede dell’Università di Brescia e conserva una grande raccolta di opere d’arte.