046. La veduta di Lambrugo

La veduta di Lambrugo

Migliara Giovanni (1785-1837)

Paesaggio con in lontananza Lambrugo

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SCHEDA TECNICA

Autore: Migliara Giovanni (1785-1837)
Titolo: La veduta di Lambrugo
Cronologia: secondo decennio dell’800
Materia: tela
Tecnica: pittura a olio
Misure: cm 27 x 37
Inventario: 1980, 341
Acquisizione: Donazione conte Stefano Stampa
Collocazione: Accademia di Brera

INSIGHTS

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Il dipinto rappresenta una campagna con al centro una strada che porta alla città di Lambrugo sullo sfondo. Una donna è in primo piano con delle oche, vicino ad un rudere. La scena è ricca di vegetazione, sia in primo piano con dei rami che nel resto della scena. Migliara fece diversi disegni e schizzi per realizzarlo, in uno stile tardosettecentesco.

IL TERRITORIO SI TRASFORMA

Questo paesaggio di campi, prati e alberi, ora è molto cambiato… La cittadina si è notevolmente allargata con l’abbandono dell’agricoltura dopo la seconda guerra mondiale, anche se il suo profilo è ancora riconoscibile.

Il dipinto in stile tardosttecentesco fa parte dei classici taccuini di viaggio tipici del periodo dei Grand Tour (500/700). In quel periodo si realizzavano dipinti, incisioni e stampe con vedute di edifici storici o religiosi e diventa tipico dei pittori lombardi dell’800, uno stile reso realistico dall’osservazione del vero anche se, in questo caso l’immagine è stata idealizzata e resa in modo più pittoresco con l’inserimento nella scena di contadini al lavoro. Anche la presenza delle rovine in primo piano come nelle composizioni di Piranesi, ricorre molto spesso in queste vedute e nel nostro caso troviamo in primo piano una vecchia cascina fatiscente.

L’opera mostra in lontananza il Monastero benedettino femminile di clausura, costruito nel XI secolo, immerso nella vegetazione e con alle spalle quella che pare una collina o forse sono già le Prealpi. L’edificio sembra poter essere raggiunto con una strada che passa dal centro della scena. Tutti questi particolari oggi sono cambiati, il monastero è diventato la sede del Comune ed è circondato da nuove case e da una moderna zona residenziale e la stradina sterrata ora è una semplice strada asfaltata nascosta dall’abitato. Campi e prati verdi sono comunque rimasti ma per trovarli bisogna andare fuori dal centro abitato nonostante ci si trovi tra colline e Prealpi. Il paese infatti si trova sul pendio di una collina, a 293 m d’altitudine e vi scorre il fiume Lambro che dà il nome al Comune. Del Monastero rimangono alcuni elementi: il chiostro, la chiesa, la torre ottocentesca. La parte meridionale, dopo essere stata adibita a diversi usi, è ora sede degli uffici comunali, purtroppo non si sono conservati gli affreschi e gli arredi (venduti al momento della soppressione).

PUOI ESPLORARE ANCHE

A 50 minuti a piedi o 20 minuti in bicicletta da Lambrugo, si può fare un giro al Lago di Pusiano seguendo il corso del fiume Lambro, per rivivere le poesie scritte da Giuseppe Parini e visitare l’Isola dei Cipressi. Con la passeggiata pedonale che costeggia le rive del lago, ci si può immergere nella natura o decidere di fare una gita in battello per ammirare i monti che lo circondano. Per i più sportivi c’è la possibilità di noleggiare una canoa per godere ancora di più della pace e della tranquillità del lago.

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