001a.Restauro La riconoscenza della repubblica Italiana a Napoleone

Il restauro de La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone

Il dipinto La riconoscenza della repubblica Italiana a Napoleone di Giuseppe Bossi prima e dopo l’intervento di restauro.

Il quadro di Giuseppe Bossi raffigurante La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone e dipinto per il Concorso Repubblica Cisalpina del 1802 è stato ritrovato nel 1994, dopo 200 anni dalla sua scomparsa, in uno dei magazzini dell’Accademia di Brera.

La tela era stata arrotolata su di un “rullo” dal diametro di gran lunga insufficiente e dal verso errato, cioè con il lato del colore rivolto verso l’interno. A causa di frequenti spostamenti e dei conseguenti urti meccanici, si erano verificate numerose lacerazioni e piegature. L’umidità del deposito, non controllato climaticamente, aveva poi favorito numerose perdite della pellicola pittorica dal supporto in tela.

Nel 1994, quando le restauratrici Anna Lucchini e Luciana Bigliotti aprirono l’involucro constatarono che la tela, sbordante dai limiti del rullo, aveva subito danni enormi. In quell’occasione fu velinata a colletta organica tutta la vasta superficie pittorica per impedire che ne andassero perdute altre porzioni, non prima di avere operato però una generale spolveratura per evitare di fissare lo sporco e la polvere insieme al colore.

La Discordia durante il restauro fotografata a luce ultravioletta: risulta evidenziato lo spesso ma discontinuo strato di vernice.

La Pace durante il restauro: cadute della pellicola pittorica.

Al momento del definitivo intervento di restauro – condotto tra il 1995 e il 1996 – dalla Lucchini con la collaborazione della Bigliotti si constatò che il dipinto aveva subito anche in antico danni e risarcimenti. Vi erano, ad esempio, ampie cadute di colore di una strana forma allungata in prossimità del margine sinistro, a distanze regolari. È come se il quadro, dopo esser stato fissato ad un supporto, ne fosse stato strappato senza alcuna cura. Il colore era caduto e le mancanze erano state reintegrate con un composto di gesso e colla applicato sul retro. In seguito, poi, il dipinto era stato rifoderato.

Le perdite della superficie cromatica, molto diffuse ma per fortuna tali da non alterare la leggibilità di una figura o di un particolare, sono state tutte integrate in modo da potersi percepire come non originali ad una visione ravvicinata ma da ricostruire l’immagine nella sua completezza vista la tela a distanza e nella sua totalità.

Il dipinto oggi, in tutto il suo splendore, è esposto nel Salone Napoleonico dell’Accademia di Brera.