047.Veduta di Villa Sommariva

Veduta di Villa Sommariva

Bidault Joseph-Xavier (1758-1856)

Veduta di Villa Sommariva Bidault

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SCHEDA TECNICA

Autore: Bidault Joseph-Xavier (1758-1846)
Titolo: Veduta di Villa Sommariva
Cronologia: 1819

Materia: tela
Tecnica: pittura a olio
Misure: cm 63,5 x 79
Inventario: 1947, 477
Acquisizione: 1888

Collocazione: Villa Carlotta, Tremezzo

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NOTIZIE STORICO-CRITICHE

La veduta, commissionata dal collezionista Sommariva nel 1819, testimonia i nuovi orientamenti  di soluzione ambientale nell’Ottocento, tanto da trasformare la villa in una delle mete del Grand Tour. La bellezza della villa e del paesaggio circostante erano anche menzionati nella pubblicistica di viaggio romantico. Dal punto di vista formale, anche se il Bidault è considerato fra i più acclamati esponenti del paesaggio classicista legato alla tradizione poussinesca, la tela si avvicina allo stile della veduta lombarda di gusto topografico (Gozzi e Bisi).

IL TERRITORIO SI TRASFORMA

Al giorno d’oggi sembra non essere cambiato il paesaggio che caratterizza la veduta raffigurata da Bidault. Nel confronto tra passato e presente riusciamo ad osservare somiglianze sia nell’edificio storico della villa, sia nella natura circostante. L’artista riesce inoltre a fare emergere elementi della tradizione comasca che riflettono tutt’oggi l’anima e la cultura del luogo, come ad esempio la presenza di imbarcazioni nel lago, tra cui la classica gondola lariana detta anche Lucia, che ancora oggi naviga sulle sue acque e viene utilizzata per il turismo o per le rievocazioni storiche.

Dal punto di vista formale il dipinto si avvicina alle vedute lombarde paesistiche di gusto topografico attente alle rappresentazioni del reale, anche se in questo caso possiamo notare da parte dell’artista una certa «amplificazione romantica». Nel dipinto infatti vediamo affiorare le varie texture del paesaggio lariano come la superficie lacustre, le montagne, i terrazzamenti e le maestose ville. In quest’opera viene rappresentato a pieno il «mito del lago», vero e proprio genere che si va affermando nel corso del secolo.

Il primo elemento che colpisce nel confronto tra dipinto e paesaggio odierno è l’aspetto della villa, che compare ai nostri occhi in maniera quasi inalterata. Sullo sfondo dell’opera notiamo l’accurata rappresentazione dell’altopiano, che ancora troviamo alle spalle della villa, caratterizzato dalla presenza del Monte Crocione.

L’abbondanza e la varietà della vegetazione curata nel dettaglio ben rappresentano ciò che noi possiamo ritrovare oggi nel giardino della villa, che attualmente copre 70.000 mq ed è arricchito con più di 500 specie vegetali. Se guardiamo con attenzione, notiamo in primo piano a sinistra un piccolo edificio, sostituito in seguito dal cosiddetto Oratorio Sommariva, ancora presente.