051. Sesto Calende

Sesto Calende

Gignous Lorenzo (1862-1958)

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SCHEDA TECNICA

Autore: Gignous Lorenzo (1862-1958)
Titolo: Sesto Calende
Cronologia: 1884
Materia: tela
Tecnica: pittura a olio
Misure: cm 100 x 195
Inventario: 1943, 13
Acquisizione: norma statutaria: I premio
Collocazione: Accademia di Brera

INSIGHTS

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Il dipinto rappresenta una veduta di Sesto Calende, paesaggio lacustre, situato in provincia di Varese, in terra lombarda, ma sul confine con il Piemonte.

Il nome Sesto deriva dal fatto che la città distasse sei miglia romane da Somma Lombardo, altra importante località mentre la specifica Calende è in riferimento alle calende, che richiama il periodo in cui si teneva, in questa città, il mercato pubblico in epoca romana. In questa tela l’artista voleva dimostrare la valenza storica del sito, luogo dello sbarco di Garibaldi e dei reggimenti dei Cacciatori delle Alpi nel maggio 1859.

L’opera riprende nel tema e nel formato allungato, la monumentale tela del Pagliano, Lo sbarco a Sesto Calende, eseguita nel 1865. Gignous volge in puro paesaggio la composizione di Pagliano caratterizzata, invece, dalla presenza di oltre settanta personaggi a bordo di due barconi, sulle sponde del Ticino, pronti a sbarcare nel molo di Sesto Calende. Su un pontile al centro della scena è raffigurato il generale Garibaldi attorniato dai suoi ufficiali. Tra i garibaldini ritratti vi sono il pittore Gerolamo Induno, lo stesso Pagliano, Ippolito Nievo e altre figure storiche in primo piano. Il dipinto commemora il passaggio del Ticino a Sesto Calende di Garibaldi e dei Cacciatori delle Alpi del 23 maggio 1859.

Gignous, tiene alta l’attenzione del paesaggio,  grazie all’uso naturalistico della luce e il sorprendente mimetismo del riflesso nell’acqua. In primo piano una natura incontaminata, con dei pescatori a bordo del caratteristico canott ed in secondo la città di Sesto Calende, con il maggior monumento della città l’Abbazia di San Donato.