001.La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone

La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone

Giuseppe Bossi (1777-1815)

© Roberto Rosso

SCHEDA TECNICA

Autore: Giuseppe Bossi (1777-1815)
Titolo: La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone
Cronologia: 1801
Materia: tela
Tecnica: pittura a olio
Misure: cm 304 x 436
Inventario: SNI
Acquisizione: Primo premio Concorso Repubblica Cisalpina, 1802
Collocazione: Accademia di Brera, Sala Napoleonica

INSIGHTS

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

La tela, importante esempio di arte neoclassica, venne realizzata in un clima di entusiastica promozione delle arti seguita al rafforzamento del potere napoleonico a Milano. Nel 1801 venne indetto un bando pubblicato ne “Il redattore Cisalpino” per un dipinto che rappresentasse la Riconoscenza verso Napoleone da destinarsi al Foro Bonaparte da presentarsi entro il 5 maggio, poi 15 giugno, 1802. La commissione composta da Traballesi, Knoller, Appiani, Cicognara, Mussi e Calvi, premiò l’ultima opera presentata a concorso, quella del Bossi per l’appunto, che venne successivamente destinata al Palazzo Nazionale. Benché la commissione avesse delle riserve sul disegno e “sull’espressione del gruppo”, venne però giudicata positiva per la composizione; la complessa interpretazione del dipinto fece sì che il Bossi, all’indomani della premiazione, inviasse una lettera alla commissione in cui esplicitava chiaramente il significato delle allegorie.

A testimonianza degli studi del Bossi per comporre l’opera, rimane una serie di materiali preparatori: il cartone, molto vicino alla redazione finale, due disegni, uno schizzo a penna, uno a matita ed un piccolo bozzetto ad olio di incerta attribuzione. per quanto riguarda l’iconografia, il Bossi pare riprendere un grande disegno di Wicar del 1795, L’allegoria del trattato di Pace tra la Convenzione e il Gran Duca di Toscana, oltre agli evidenti richiami alla tradizione classica e rinascimentale italiana.

L’opera, il cui fulcro è nelle riuscitissime figure di Napoleone e delle Riconoscenza, per la cadenza compositiva da bassorilievo antico, il rigoroso rilievo statuario delle figure e i colori campiti, rimandano a un clima primitivista, con cui l’artista probabilmente venne a contatto negli anni della formazione romana e che ebbe il suo apice con la visita, nel 1802, allo studio di David a Parigi.