Il restauro della tavola di Pelagio Palagi


Il dipinto Sisto V rifiuta di conoscere la sorella e i nipoti presentati in abiti principeschi di Pelagio Palagi è stato restaurato dagli studenti della Scuola di restauro “Camillo Boito” dell’Accademia di Brera, durante il corso di “Restauro di dipinti su supporto ligneo” tenuto dal Prof. Davide Riggiardi. Per tale ragione l’opera è stata trasportata  ad Arcore, nel laboratorio di restauro dell’Accademia di Brera.

La piccola tavoletta fu eseguita nel 1826 da Pelagio Palagi e giunse in Accademia con il legato del conte Stefano Stampa nel 1900. Fino al 1915 la sua presenza è registrata nella sala XXXII della Pinacoteca; nel 1920, dopo la fine della guerra, l’opera fu restituita all’Accademia e collocata nei depositi.

Pelagio Palagi (1775-1860), Sisto V rifiuta di conoscere la sorella e i nipoti presentati in abiti principeschi, 1826 , olio su tavola, cm 40 x 60, Lascito Stefano Stampa, Accademia di Brera (recto)

L’opera, priva di cornice, presentava un assottigliamento perimetrale a scivolo ed evidenti, ma piccole, cadute di colore. Il supporto appariva formato da un’unica tavola, che presentava originariamente due traverse verticali rastremate a cuneo contrapposto, inserite all’interno di scanalature a coda di rondine esteticamente coerenti col resto del supporto. Al momento del restauro era presente solo la traversa destra, mentre sul lato sinistro era evidente la guida sulla tavola della traversa mancante. La tavola inoltre risultava lievemente convessa e nel complesso sporca.


Pelagio Palagi (1775-1860), Sisto V rifiuta di conoscere la sorella e i nipoti presentati in abiti principeschi, 1826 , olio su tavola, cm 40 x 60, Lascito Stefano Stampa, Accademia di Brera (verso)

Gli studenti di restauro hanno eseguito una pulitura del dipinto con metodi a secco e hanno provveduto all’alleggerimento delle macchie con sistemi acquosi. Le piccole lacune di supporto sugli spigoli inferiori sono state reintegrate con resina epossidica, mentre le lacune di preparazione con gesso e colla. Le lacune di colore sono state reintegrate e l’opera è stata riverniciata. Infine, la traversa assente è stata integrata.